In questi giorni, in cui l’anno scolastico è praticamente
chiuso, ho ripensato molto a quello che la “scuola” ha significato e
significherà per me, per mio figlio e per la mia famiglia. Premessa: spesso
sono io che infilo il mio vissuto e le mie esperienze dentro alle libri che mi
trovo davanti, ma è semplicemente un modo per interpretare la lettura, che può
e deve assumere un significato diverso anche in base a chi legge e in quale
momento.
Questo per dire che, l’albo illustrato di cui vorrei
parlarvi oggi, che è “UNA FESTA INASPETTATA” di Akiko Miyakoshi , non parla di
scuola o di insegnanti. Parla di altro, ma io ci ho traferito molto della
nostra esperienza scolastica.
Io vivo a parecchia distanza dalla mia città e famiglia di
origine. Quando è nato nostro figlio e poi, di conseguenza, mi sono dovuta
rapportare al suo contesto scolastico, per me era tutto nuovo: l’ambiente, il
sistema, la realtà del quartiere. Purtroppo l’esperienza con la scuola materna
è stata poco serena e il suo passaggio alla primaria è stato caratterizzato da
molti timori, diffidenza e scarsa fiducia nelle insegnanti da parte sua. A
complicare il tutto, c’era un radicale cambiamento: un altro cambio di città,
in un’altra casa e in un contesto abitativo completamente differente. Ancora
una volta, siamo partiti da zero. Quello che non si conosce, fa sempre paura,
ma quando si è curiosi e si è aperti all’ascolto, spesso si fanno scoperte e
incontri meravigliosi. Similmente, Kikko, la protagonista di questo albo
illustrato, addentrandosi nel bosco per inseguire il suo papà, che ha
dimenticato la torta per la nonna, scoprirà che proseguire sul sentiero, con
determinazione e speranza, la porterà alla meraviglia.
Kikko ci tiene molto a consegnare la torta alla nonna e
così, si addentra nel bosco innevato, indossando un cappellino e guanti
rossi (unica nota di colore delle
illustrazioni realizzate in bianco e nero). Il particolare del rosso, mi ha un
po’ ricordato cappuccetto rosso, che si avventura nella foresta proprio per
portare la merenda alla nonna e che deve affrontare “l’ignoto”. La bambina,
incespica nella neve e cade, schiacciando la scatola del dolce, questo la
rattrista parecchio, ma non può perdere di vista il papà, che è già lontano
davanti a lei. L’inseguimento si conclude e l’uomo entra in una misteriosa
villa. Incuriosita, Kikko spia dalla finestra e con grandissima sorpresa,
scopre che il suo papà, in realtà è un orso vestito con cappotto e cappello! La
bimba, viene presto notata da un’agnellina che con molta gentilezza, la invita
ad entrare, per unirsi alla festa che sta avendo luogo all’interno. Gli ospiti (numerosi
e diversi animali del bosco) sono molto stupiti nel vedere entrare la piccola
Kikko, ma nonostante questo, sono molto felici della sua presenza, la accolgono
e la mettono a suo agio.
Io, in maniera simile, ho rivisto il nostro arrivo nel
piccolo paesino dove siamo venuti ad abitare. Tutti i bambini della classe del
mio bimbo, si conoscevano già e avevano confidenza tra loro, lui era “quello
mai visto prima”. Non è però mai stato lasciato da parte, è stato accolto,
proprio come gli animali hanno ospitato Kikko.
Nella storia, la bambina, confida di essere dispiaciuta per
aver rovinato la torta per la nonna. Gli animali, con un solo sguardo tra loro,
trovano una soluzione: ognuno di loro mette a disposizione una fetta diversa
dei dolci che hanno preparato, componendo così una nuova torta, davvero unica e
meravigliosa.
Questa può essere una bellissima metafora del lavoro di
squadra di una classe: ogni bambino, proprio come le diverse fette della torta,
è unico e ognuno ha la sua caratteristica. Per creare il dolce, ognuno ha messo
un pezzetto di sé, creando qualcosa che funziona, un qualcosa che rende questa
“torta” unica e irripetibile, un simbolo di collaborazione e cooperazione.
In questo ultimo anno scolastico, ho avuto l’opportunità di
stare in classe durante le ore di lezione, perché ho tenuto un laboratorio e
questo per me è stato un privilegio: ho potuto osservare da vicino la
bellissima realtà di una scuola piccola, fatta a misura di bambino. Ho visto e
apprezzato le diverse caratteristiche di queste piccole persone, ognuno con
punti di forza, criticità, caratteri e peculiarità diverse, ed è stato
bellissimo, soprattutto quando in alcuni piccoli momenti di difficoltà, ho
visto i bambini aiutarsi e supportarsi tra di loro. Questo è stato meraviglioso
e credo sia stato possibile grazie alla grande insegnante che li segue e li
accompagna (che non sono io!).
Tornando alla storia in oggetto, grazie alla torta
improvvisata, la piccola Kikko può finalmente raggiungere il suo papà e la
nonna, ma non lo farà da sola: per attraversare il bosco, verrà accompagnata
dai nuovi amici animali, che la scorteranno con un piccolo corteo fatto di
musica, canti e gioia.
Questo è uno dei miei albi preferiti sul tema dell’amicizia,
della collaborazione e dell’accoglienza, elementi che non dovrebbero mancare
mai nel sistema scuola intero e non solo all’interno della singola classe: per
avere la torta come quella di Kikko, è necessario che tutti si preoccupino di
donare una fetta di impegno ed entusiasmo: insegnanti, alunni, genitori, comunità. E’
importante che nessuno si senta solo ad attraversare il bosco, la scuola, il
futuro. Se lo facciamo insieme sarà una festa: una festa inaspettata.
"UNA FESTA INASPETTATA" di Akiko Miyakoshi, Salani 2021. Traduzione di Sara Pietrafesa e Francesca Vitale
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