Sto qua come una stupida davanti al computer. E’ da qualche
settimana che ho voglia di parlare di un libro in particolare e spesso,
rimando. Non per noia, non per pigrizia: è che questa volta non so da dove
partire e non mi sento all’altezza. Ne voglio parlare però; credo che questo
strano incantesimo debba essere conosciuto da tutti. Di che incantesimo parlo?
Beh, sto fisando un oggetto relativamente piccolo e poco voluminoso che sta
qui, sulla mia scrivania e penso: è solo un libretto, a vederlo sembra un libro come tanti, per i più distratti si
tratta semplicemente di un oggetto comune. C’è un però: come è possibile che
questo piccolo oggetto riesca a farmi ridere, a piangere a dirotto, a
commuovermi e a farmi rivivere tantissimi ricordi? Sono “solo” fogli di carta
rilegati, con poche parole e qualche disegno. Eppure questo libro ha questo
potere: tra le sue pagine troviamo tutto l’amore, la fatica, l’intensità e le
contraddizioni che viviamo quando siamo genitori. Quando siamo madri. Quando
non possiamo fare altro che accettare l’inesorabile scorrere del tempo. “Panta
rei”.
Shinsuke Yoshitake è lo straordinario autore di questo
libro: “POI PERO’…” pubblicato in Italia lo scorso marzo con Becco Giallo.
Yoshitake, è nato in Giappone nel 1973, è padre di due bambini (e il loro
rapporto si “legge” chiaramente nei suoi libri). Ha all’attivo numerose
pubblicazioni (di quelle arrivate anche in Italia, ne riparleremo: è una
promessa!) che hanno avuto rilevanza e riconoscimenti a livello internazionale.
Ciò che caratterizza lo stile di Yoshitake è una costante
impronta ironica, comica e allo stesso tempo, riflessiva e profonda. I bambini
e le dinamiche che fanno parte del loro percepire il mondo e filtrare la
realtà, è sempre carico di empatia e non è mai giudicante.
Veniamo al sodo: cosa ci racconta “Poi però…”? Non ci
racconta una storia particolare. Ci trasporta nei pensieri e nei ricordi di una
mamma. Vediamo cosa succede quando il suo bambino insiste tanto per un
giocattolo, cosa succede dopo che ha passato molto tempo a sistemare, a cucinare.
Ogni situazione proposta, “fotografa” un istante, per poi mostrarci immediatamente
la relativa contraddizione: “poi però…”. “Facevi tanto di quel chiasso” (e
vediamo l’immagine del bambino che gioca freneticamente)-“Poi, però” (e il bambino
si addormenta in mezzo ai giocattoli). Proseguendo con la lettura, scopriamo
che i vari “Poi però” non riguardano più la quotidianità di un bambino piccolo,
ma quelle di un ragazzino e poi di un adolescente. Il tempo passa, lo vediamo
nelle tavole in cui vediamo la città e il quartiere sembrare immobili, fino a
quando il bambino è un adulto che lascia la casa della mamma. “Io ero così
giovane-poi, però” e la figura della mamma si arrotonda, compaiono le rughe e i
capelli si ingrigiscono. Il ciclo della vita va avanti e il ragazzo torna a
casa con un neonato: la mamma è diventata nonna. C’è lo spazio per guardare al
passato, con malinconia, ma anche con tenerezza, orgoglio e consapevolezza.
Tutti diventano adulti, “poi, però” certe dinamiche non cambiano mai. Vi
assicuro che quando arriverete in fondo al libro, chiuderete la copertina con
le guance rigate dalle lacrime, ma lo farete ridendo, perché Yoshitake fa
questo: ci fa ridere e commuovere nello stesso istante. Non lo so come ci
riesce, ma lo fa benissimo.
Dico che “Poi però…”, secondo il mio sentire, non fa parte
del filone dedicato ai più piccoli: penso sia di più un libro destinato ai
genitori. Mi contraddico subito però: anche se credo che questa sia una lettura
più “adulta e matura”, specifico che Yoshitake non si rivolge mai a un target
preciso, piuttosto direi che si propone a chiunque, indipendentemente dall’età.
In ogni caso, avremo tra le mani un libro bellissimo e profondo.
"panta rei"
"POI PERO'" di Shinsuke Yoshitake, edizioni Becco Giallo, marzo 2023
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