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"Il talento di Mr Alce", scritto e illustrato da Inga Moore (Orecchio Acerbo 2023) |
Leggendo “Il talento di Mr.Alce” anche
io, come la mia omonima, sospiro e vedo il mio “mondo ideale”.
Iniziamo parlando di Inga Moore, artista anglo-australiana che a partire dagli anni Ottanta, ha scritto e illustrato parecchi libri destinati all’infanzia, creando dei veri e proprio gioielli dell’illustrazione che hanno reso uniche alcune edizioni di classici come “il vento tra i salici” e “il giardino segreto”.
In Italia, purtroppo, i suoi
lavori sono sempre arrivati col contagocce e non sono più stati pubblicati
negli anni successivi; ne è un esempio “I sei pranzi di Sid”: uno dei miei albi
preferiti a tema felino e che ci regala una rappresentazione del gatto nero
protagonista, assolutamente elegante e spassosa.
“Il talento di Mr Alce” è un albo che è stato pubblicato un
paio di anni fa e che grazie ad Orecchio Acerbo è ora presente anche in Italia.
In tutta onestà, mi ero rassegnata all’idea che le opere di Inga Moore non
sarebbero mai più state tradotte nel nostro Paese, invece mi sbagliavo, ed è
stata una piacevole sorpresa.
Il talento della Moore e la raffinatezza delle sue
illustrazioni, è evidente già a partire da una prima occhiata; quello che mi ha
sempre colpito delle sue illustrazioni è l’estrema precisione e la cura per i
dettagli che possiamo vedere ovunque: negli animali protagonisti di questa
storia, nelle ambientazioni e negli oggetti rappresentati. Già dalle primissime
pagine, mio occhio si sofferma su particolari come la carta da parati del salottino
della famiglia di Alce, il giardino all’inglese, la nebbia che circonda le case.
Non posso fare a meno di non “innamorarmi” di questo piccolo
villaggio circondato dai boschi e abitato dagli animali. In un posto così
bello, tranquillo e “senza tempo”, dove non ci sono televisioni, smartphone e
internet, la famiglia delle alci, la sera si riunisce intorno al focolare per
raccontarsi qualche storia. Una sera però, Alce si rende conto di aver esaurito le idee;
la moglie gli suggerisce semplicemente di leggere un libro, ma ahimè, in casa
ne sono completamente sprovvisti, esattamente come tutti gli altri vicini:
nessun libro a casa degli orsi, dei castori, dei cinghiali o delle volpi. La
soluzione, è un uovo di Colombo: recarsi alla biblioteca comunale!
In biblioteca, Alce, trova una miniera di libri, di nuove
storie e quando torna al villaggio, condivide questo piacere con tutti i suoi
vicini! La voce si sparge presto, perché le letture di Alce, sono davvero
coinvolgenti e piacciono a tutti: grandi e piccini! Il momento della lettura
diventa sempre una piccola festa, dove tutti, incantati, ascoltano le parole
lette ad alta voce.
L’entusiasmo per la scoperta di questa attività, è sempre
più contagioso e coinvolgente. Alce decide così di recuperare un vecchio
autobus a due piani e di trasformarlo in una bellissima e allegra biblioteca
ambulante! Ben presto, anche gli altri animali iniziano a imparare a leggere da
soli e la biblioteca di Alce, non è solo un insieme di scaffali su ruote, ma è
molto di più: è aggregazione, è cultura, è dare vita a una comunità che vuole
crescere e arricchire la mente.
Davvero un talento prezioso quello di Mr Alce: è la capacità
di fare una rivoluzione culturale dal basso, è il desiderio di evolvere e
contrastare l’abbruttimento e il logorio. Posso osare dire che Alce fa “lotta
alla povertà educativa”? Si lo dico. In una “semplice” fiaba, ritroviamo lo
spirito e la passione che anima chi vuole migliorare il mondo con un oggetto
così “banale”, ma così potente: un libro.
Nel mio “mondo ideal” le biblioteche sarebbero il cuore
della comunità, luoghi vivi e centrali da dove partire per migliorare in
meglio. Si può e si deve cercare di cambiare, a partire dai più piccoli:
appassioniamoli alla lettura, un’attività che non è solo esercizio e
apprendimento di nozioni, ma è molto, molto di più: è educare all’immaginazione,
allo stupore, alla curiosità e alla bellezza.
Recensione di Alice Maggini - SEMINI DI LIBRI
IG: @semini.di.libri
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