“Mina e il magico potere delle storie” è il secondo titolo del talentuoso Mattew Forsythe che viene pubblicato in Italia. Il primo, è stato “Pokko e il suo tamburo” (edito da Terre di Mezzo nel 2020), di cui avevo già parlato tramite l’Orto dei Libri [e di cui vi ripropongo la recensione qui sotto].
Questa seconda recentissima uscita, su cui ho avuto molte aspettative, è stata pubblicata tramite Mondadori. Proprio come per Pokko, il libro si apre con una deliziosa anteprima delle illustrazioni che troveremo, con una sorta di pattern dove si alternano ghiande e Mina, la topolina protagonista, intenta a leggere, correre e ballare.
Mina è una piccola topina con la grande passione per la lettura; quando legge, nulla può distrarla, nemmeno il suo esuberante papà, che porta sempre a casa “sorprese” come lattine da usare come microfono per amplificare le sue battute, francobolli da collezionare come opere d’arte o intere band musicali incontrate nel bosco (un simpatico omaggio a “Pokko e il suo tamburo”?). Un giorno, però, una delle sorprese di papà, è un po’ troppo vistosa e preoccupante: un grande e grosso gatto, che viene scambiato con convinzione per un innocuo scoiattolo. “Ma certo che sì. Gli scoiattoli sono più grossi dei topi e hanno la coda lunga e folta.” “Non ne sono sicura…” disse Mina.
Il testo è tutto sommato, breve e cattura l’attenzione anche dei più piccoli. Come per Pokko, le illustrazioni straordnarie, sono la colonna portante di questo albo. Ancora una volta i tratti di Forsythe, con il suo stile inconfondibile, fatto di linee nette e colori sgargianti, ci lasciano a bocca aperta e ci lasciano nel cuore immagini indimenticabili.
Leggendo entrambi i libri, ho notato che in entrambe le storie
di Forsythe, abbiamo come coprotagonisti dei genitori un po’ buffi e maldestri,
che fanno degli errori in buona fede e che, inizialmente, danno poco credito
alle capacità e alle intuizioni dei figli, ma con l’evolversi delle vicende, i
veri protagonisti, cioè i bambini, ne escono sempre trionfanti e vittoriosi,
con il riconoscimento degli adulti. Al primo impatto, questo aspetto sembra
negativo, in realtà penso sia un valore aggiunto, che può infondere fiducia ai
piccoli lettori che a volte si sentono insicuri e ricorda a noi adulti che
anche noi non siamo perfetti e, che a volte, dovremmo imparare ad ascoltare e
capire meglio cosa vogliono esprimere i nostri bambini. Quando ci ho pensato,
ho ripensato a una sera in cui mio figlio mi ha detto “mamma, a volte mi sento
come se fossi l’unico che sbaglia o si dimentica sempre le cose. A te non
succede mai…”. Mi sono sentita il cuore fare “craak”. Gli ho risposto che anche
io, esattamente come lui a volte faccio degli sbagli, che anche io mi dimentico
di fare le cose e che mi capitava pure alla sua età, insomma gli ho spiegato
che nessuno è infallibile, nemmeno gli adulti che, a volte, quando si rivolgono
ai bambini, se ne dimenticano.
Entrambi gli albi di Forsythe sono una festa per gli occhi e per il cuore. Se proprio dovessi scegliere, tra i due: Pokko è il mio preferito, ma ci tengo a far presente che invece mio figlio ha preferito Mina (con la faccenda degli “scoiattoli” si è fatto certe risate da tenere la testa all’indietro e farsi venire il singhiozzo!)
Ripropongo in seguito, la recensione di ”Pokko e il suo
tamburo” del 5 maggio 2022
“A me piace tanto andare in libreria. Adoro stare con calma
davanti agli scaffali, sfogliare i libri esposti e, ovviamente, le novità mi
incuriosiscono sempre anche se, via via che passa il tempo, spesso ne resto
delusa: a volte ho l’impressione che le storie siano un qualcosa di “già visto”
o che alcuni libri siano proprio creati a tavolino per compiacere il pubblico o
per inseguire una tendenza. Fortunatamente però, altrettanto spesso, scopro
qualcosa di nuovo, di diverso, che è ancora in grado di stupirmi e incantarmi e
che mi fa pensare “ecco, questo si!”; “POKKO E IL SUO TAMBURO” di Mattew Forsythe
(Terre di Mezzo 2020) è proprio l’esempio di albo illustrato che mi ha fatta
innamorare al primo istante.
Sarà un po’ superficiale, ma è naturale che il primo aspetto
che cattura il nostri sguardo è lo stile delle illustrazioni di Forsythe:
caleidoscopico, contemporaneo ma allo stesso tempo retrò; immagini che
risultano totalmente immersive grazie a un sapiente alternarsi di uno stile
“piatto” a uno più “tridimensionale”, che rendono il racconto dinamico e molto
espressivo. Già questi aspetti, mi hanno fatto pensare “questo libro lo voglio
portare a casa subito!!”.
Delle belle illustrazioni però, non sempre rendono un libro
tout court “imperdibile” e, invece, Forsythe ha creato anche una bellissima
storia! La protagonista è Pokko, una ranocchietta piuttosto sicura di sé e
piena di volontà. I suoi genitori le regalano un tamburo. Strumento che Pokko
suona con tanta, tantissima determinazione, assordando mamma e papà che,
gentilmente, per non smorzare il suo entusiasmo, la invitano ad andare ad
esercitarsi nella foresta, con la raccomandazione di non farsi notare troppo.
Pokko inizia piano piano a tamburellare, ma come si fa a suonare senza fare
rumore? I suoni della ranocchietta piano piano si diffondono nella foresta e
gli altri animali progressivamente, si lasciano trasportare dal ritmo, è
impossibile non farsi coinvolgere!
La solitaria passeggiata di Pokko con il suo tamburo, si trasforma così in un concerto, una grande festa musicale che arriva come un’onda e travolge tutti gli abitanti della foresta, compresi i genitori della ranocchietta, che per quasi tutto il tempo restano ignari e tranquilli nella loro casetta. Alla fine dovranno riconoscere il talento della loro bimba e che, regalarle quel tamburo, non è poi stato un grosso errore come avevano inizialmente pensato.
Tutta la narrazione è molto espressiva e ironicaa, il ritmo
(scusate il gioco di parole) cresce via via: si parte con tranquillità e si
finisce con molto dinamismo. La sequenza in cui Pokko passeggia da sola
scandendo i suoi passi tamburellando,
“raccogliendo” altri musicisti strada facendo, è spassosissima e si
presta benissimo alle letture animate. Lo trovo perfetto anche per un progetto
della scuola materna, per un laboratorio musicale.
“Pokko e il suo tamburo” è stato inserito anche nella
bibliografia Nati per Leggere.”
“MINA E IL MAGICO POTERE DELLE STORIE” di Mattew Forsythe,
Mondadori 2023
“POKKO E IL SUO TAMBURO” di Mettew Forsythe, Terre di Mezzo
editore, 2020
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